Solitamente si distinguono due tipi principali di ricamo: il ricamo a mano e quello a macchina.
Il primo è quello comunemente associato all'Alta moda, e consiste nel passare, servendosi di un ago o di un uncinetto, dei fili su una stoffa in modo tale da riprodurre una figura.
Si possono ovviamente aggiungere paillettes, perline o altri vezzi come ad esempio piccoli oggetti in legno o metallo.
Le figure sono inizialmente disegnati su una tela e viene eseguito una bozza sul telaio da ricamo per osservare quale sarà l'effetto finale. Solamente in seguito il disegno viene trasferito sul tessuto.
Gli strumenti utilizzati in questa tecnica sono il piedino premistoffa, il sapone, lo spruzzatore, lo spolverizzatore, il piombo, la pistola a spruzzo e la tintura, e vengono preparati con estrema precisione.
I punti del ricamo sono davvero numerosi: punto lanciato, punto erba, punto festone, punto inglese, punto d'arme o sablé e infine il punto pieno.
Il punto catenella e i suoi derivati, come ad esempio il punto di Lunéville o di Beauvais, si eseguono all'uncinetto.
Il ricamo a macchina invece esiste sin dal 1829, anno nel quale Josua Heilman deposita il suo primo brevetto di telaio da ricamo, la cui particolarità è di azionare 200 aghi contemporaneamente: ai giorni nostri, i suoi successori ne azionano oltre 1000.
Nell'epoca dei jeans e della T-shirt nessuno indossa più alcuni abiti classici come il busto o il corsetto, ma improvvismaente questo accessorio, a suo tempo molto screditato, rispunta da qualche anno con le creazioni di firme molto famose.
È comunque un capo sopportabile, poiché un abito con il corsetto si indossa solamente per le poche ore di un grande evento.
L'arte della bustaia è un mestiere tanto confidenziale quanto intimamente femminile, ma come è possibile passare sotto silenzio queste scultrìci del corpo?